Snæfellsnes
Ci svegliamo sentendo belare delle pecore che si sono avvicinate al furgone. È nuvolo ma pare potersi aprire. Ripartiamo. Per curiosità procediamo per la strada secondaria lungo la quale abbiamo dormito, fino al minuscolo abitato di Bjarnarhöfn, dove si trova il museo degli squali. L’impressione è che qui in Islanda, per attrarre turisti, chiunque si stia inventando il museo di “qualcosa” imbastendolo con quanto a disposizione!
Kirkjufell
Torniamo sulla strada principale e raggiungiamo Grundarfjördur: dal momento che sta uscendo il sole, posticipiamo la visita al paese per recarci direttamente ai piedi del monte Kirkjufell, noto per essere immortalato in tante fotografie insieme alla cascata Kirkjufellsfoss. Con cavalletto e ND filter facciamo diversi tentativi di scatto con il sole, con le nuvole, con luci diverse, fino a trovare quello che ci soddisfa.
Bjarnarhöfn
Torniamo al paese di Bjarnarhöfn dove raggiungiamo il porticciolo, quello in cui è stata girata la scena del film The secret life of Walter Mitty in cui il protagonista arriva in Islanda a Erkigsnek e si contende la bici con i marinai del peschereccio.
Ingjaldshóll
Ci rimettiamo in marcia. Abbandoniamo la strada n. 54 per la n. 574, anch’essa asfaltata, che permette di raggiungere la parte più occidentale della penisola. Ci fermiamo a fotografare la chiesetta Ingjaldshóll, che si staglia, bianca con il tetto rosso, in mezzo alla campagna contro il verde delle colline. Pare ci sia all’interno un dipinto raffigurante Cristoforo Colombo ma troviamo la porta chiusa.
Il cratere Saxhöll
Proseguiamo fino a vedere, poco lontano dalla strada, il cratere Saxhöll. Si tratta di un cono di scorie vulcaniche situato nell’ampia distesa lavica di Neshraun. Parcheggiamo ai suoi piedi e saliamo la scala in corten che conduce alla cima. Da qui si riesce ad apprezzare il ghiacciaio Snæfellsjökull sul quale, secondo il Viaggio al centro della Terra di Jules Verne, si troverebbe l’accesso al percorso che condurrebbe appunto al centro del globo.
Le spiagge nere di Djúpalónssandur e Dritvík
Guidiamo ancora un po’ fino al parcheggio situato in prossimità delle spiagge nere di Djúpalónssandur e Dritvík. La lunga spiaggia è costituita da sabbia molto scura e ciottoli grigiastri. In qua e in lá spuntano formazioni rocciose e laviche che ricordano dei troll. Individuiamo i resti arrugginiti del relitto del peschereccio inglese Eding, naufragato nel 1948.
La colonia di foche di Ytri Tunga
La prossima tappa è Ytri Tunga, spiaggia rocciosa dove risiede una colonia di foche. Ci avventuriamo fra i massi e gli scogli dove vediamo un gruppetto di persone ma presto ci rendiamo conto che la marea sta salendo e che rischiamo di dover andare a mollo per tornare a riva. Intravediamo il musino di una foca entrare e uscire dall’acqua in lontananza. Saltando da un masso all’altro, con l’acqua che sale a vista d’occhio, raggiungiamo la spiaggia e la macchina.
Landbrotalaug hot spring
Percorrendo la parte meridionale della penisola in direzione est, puntiamo ora la Landbrotalaug hot spring: in realtà troviamo due pozze, una, che sembra più che altro una pozzanghera, poco profonda, occupata già da un’allegra famigliola. E, poco distante, una seconda pozza, minuscola, un buchetto insomma, largo al massimo per due persone. Ci immergiamo nella prima. Per stare al caldo dell’acqua bisogna praticamente mettersi sdraiati. E così facciamo. Bè, decisamente non una delle migliori fra le hot spring visitate in Islanda!
Torniamo al furgone e ci rechiamo a Borgarnes dove facciamo acqua alla stazione di servizio N1. In cerca di un posto dove dormire, ci infiliamo per la strada n. 50 verso il lago di Skorradalsvatn e scopriamo un paesaggio magico di casette in legno, probabilmente utilizzate per la villeggiatura. Troviamo un ottimo slargo dove fermarci a pernottare ma è oggettivamente molto vicino al piccolo campeggio di Selsskógur immerso nel verde. Decidiamo allora di dormire direttamente nel campeggio per evitare problemi: è molto essenziale ma amichevole e pulito, con doccia calda senza gettoni (!) Facciamo una doccia bollente infinita e ci godiamo un bellissimo tramonto.
Tips
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Selsskógur camping ground: 1300 isk a persona