Trolltunga

Sveglia alle 4! Nell’area di sosta dove ci siamo fermati ieri sera tutti dormono ancora. A quest’ora c’è già luce ma il sole ancora non è sorto. È fresco ma si intuisce che la giornata sarà calda. Sulla base delle due esperienze del Besseggen e del Monte Skåla e considerate le previsioni meteorologiche per oggi al Trolltunga, optiamo per un abbigliamento leggero ma comunque a strati.

Dove parcheggiare

Partiamo e in 20’ arriviamo al parcheggio principale del Trolltunga, P2. Salendo da Tyssedal abbiamo notato il parcheggio più basso, P1, e sappiamo che, oltre i ripidi tornanti davanti a noi, c’è il piccolo parcheggio privato P3. Sulla logistica dei parcheggi abbiamo già fatto un po’ di ricerca e riflessioni ieri: dal momento che P3 risultava già interamente prenotato e che i primi posti disponibili sullo shuttle (che collega P2 con P3) erano alle 9:30, abbiamo deciso di partire a piedi direttamente da P2.

Arriviamo a P2 già pieno per metà, con numerosi furgoni con il tettuccio rialzato, segno che la gente si è fermata a dormire dalla sera prima, nonostante qui sia vietato pernottare. Nel prato accanto notiamo, inoltre, numerose tende. Alcuni escursionisti svegli stanno finendo di prepararsi per il trekking.

Salita

Zaino in spalla ci avviamo decisi, ore 5:04, agli evidenti tornanti asfaltati che si arrampicano verso l’alto. Un gruppetto di tre ragazzi ci precede di qualche centinaio di metri mentre un paio di ragazze è poco dietro di noi. All’imbocco della strada a tornanti c’è una sbarra che, al momento, consente il passaggio dei soli pedoni. La strada comincia a tirare subito ma impostiamo fin dall’inizio un buon passo.

In breve guadagniamo un po’ di quota, alzandoci sopra gli alberi con una bella vista sul lago Vetlavatnet oltre il parcheggio. Passano un paio di taxi: forse gruppetti partiti da Odda? Dopo 50’ dalla partenza arriviamo all’ultimo tornante asfaltato dove imbocchiamo un sentiero con indicazione “Trolltunga”, che si allontana dalla strada. Evidentemente non si passa per P3, raggiungibile invece proseguendo lungo la strada asfaltata. Dopo una sezione in piano che attraversa piccoli corsi d’acqua su passerelle di legno, inizia una seconda salita su terreno discretamente comodo, a tratti con gradoni di roccia come il sentiero dello Skåla. Continuiamo con il nostro buon passo fino al termine della salita che si arrampica, nel tratto finale, su rocce lisce ma ruvide.

Ringedalsvatnet

Arriviamo al sole e guadagniamo un alto pianoro costellato in qua e in là da laghi e tende: gente che si è portata avanti ieri per accorciare la salita di oggi. Incontriamo qualcuno ma, lungo il sentiero, siamo sempre in pochi.

Procediamo seguendo il percorso sulla app Mytrails. Di tanto in tanto incontriamo cartelli che ci indicano quanti chilometri mancano al Trolltunga. Più o meno ne troviamo uno ogni chilometro. Si apre una bellissima vista su una sorta di caldera che contiene il lago blu Ringedalsvatnet. I raggi di sole ancora bassi creano una bellissima atmosfera. Procediamo e fatichiamo a capire, a distanza, in quale direzione proseguirà il sentiero, su quale cucuzzolo si inerpicherà, cercando di individuare da lontano il Trolltunga.

Trolltunga

Ogni tanto notiamo cartelli che vietano campeggio e volo di droni, ma sembra che la gente faccia finta di non vederli, a giudicare dalle tende colorate che incontriamo e dagli immancabili droni che vedremo sorvolare il Trolltunga. Dopo una piccola diga incontriamo escursionisti già sulla via del ritorno (probabilmente hanno dormito qui vicino) e intuiamo che la meta sia vicina. Ed eccola, in tutta la sua lunghezza, la lingua del troll, il Trolltunga.

Sono le 8:34: 3h 30’ precise da P2: ottimo tempo!! C’è già una piccola coda di 6-7 ragazzi per salire sul trampolino di granito, qualcuno è agghindato con vesti strane e colorate. La luce è buona: il Trolltunga è già al sole. Decidiamo di fotografarci a turno sulla “lingua del troll”. Mi metto in coda io. Dopo circa mezzora di attesa, è il mio turno e raggiungo il bordo del Trolltunga anche se mi sento un po’ “infastidita” dalla presenza delle tante persone in attesa che desiderano solo che io mi sbrighi.

Stefano deve attendere invece 45′ perché, nel frattempo, la coda si è allungata. Qualcuno, poco rispettoso, prova a “passare avanti” facendo finta di niente. Abbiamo escluso subito l’idea di farci fotografare insieme perché questo avrebbe comportato lasciare la reflex ad uno sconosciuto che avrebbe dovuto, oltretutto, aspettare pazientemente il nostro turno.

Restiamo al Trolltunga complessivamente circa tre ore: ormai la coda è lunghissima e c’è un sacco di gente ovunque… e pensare che sono solo le 11! Documentiamo la creatività dei vari personaggi che si avvicendano sul trampolino di roccia, compresa una proposta di matrimonio!!

Discesa

Cominciamo la discesa. Il lago Ringedalsvatnet appare in tutta la sua bellezza e “specchievolezza”. Incrociamo fin da subito un’impressionante “carovana” di gente che sale. Oltretutto ora fa molto caldo quindi salire adesso è certamente più faticoso. A uno dei pianori con i laghetti, facciamo rifornimento d’acqua, basandoci sulle indicazioni reperite.

L’ultimo tratto, i tornanti su strada, è il più sudato: ormai siamo sfiniti e l’asfalto irradia calore. Ancora gente che sale, sotto al solleone, alcuni con tenda in spalla, in vista del pernottamento lungo il sentiero o in vetta. Notiamo, all’ingresso di P2, un cartello che indica parcheggio pieno! E lo stesso troviamo a P1!

Tornati sulla RV13, ci fermiamo a Odda, dove adocchiamo una gelateria proprio vicino al porticciolo. Prendiamo una cialda gigante di un ottimo gelato che gustiamo seduti sul molo. Il paese di Odda si trova in fondo ad uno strettissimo e lungo braccio dell’Hardangerfjord, dalle acque chiare.

Verso Bergen

Ci mettiamo in moto, direzione Bergen: avremmo voluto esplorare meglio questo fiordo, in particolare verso est, dove sorge l’altopiano dell’Hardangervidda National Park ma il tempo a nostra disposizione non è sufficiente. A questo punto, seppure un po’ a malincuore, invece del percorso più panoramico, optiamo per quello più rapido, dal momento che siamo attivi dalle 4 del mattino e che la stanchezza comincia a farsi sentire.

Da Odda imbocchiamo la Fv550, costeggiando un breve tratto del fiordo e la abbandoniamo quasi subito per la Fv551, che si dirige con decisione verso nord-ovest, proseguendo fino a Jondal dove attraversiamo l’Hardangerfjord con un traghetto che porta sulla sponda opposta del fiordo, a Tørvikbygd. Da qui la Fv49 risale un breve tratto del fiordo fino a Norheimsund, dove imbocchiamo la Fv7 che, serpeggiando fra i rilievi, prosegue ancora verso ovest, fino ad avvicinarsi a Bergen. Dei due campeggi posti ad est della città, Lone camping e Bratland camping, scegliamo il primo che, a parità di servizi, sembra più economico. In realtà il nostro Scudo viene considerato dai gestori del camping come una motorhome. Contrariati, intavoliamo una lunga, seppur cordiale, discussione al termine della quale, sfiniti dalla lunga giornata, lasciamo perdere e paghiamo quanto richiestoci.

Info base trekking
Partenza: Vetlavatnet (P2)
Arrivo: Trolltunga
Distanza a/r: 28 km
Dislivello in salita: 1200 m
Durata effettiva a/r: 7h (indicata: 10-12h)
Tipologia itinerario: double back

Logistica
L’itinerario può essere intrapreso partendo dal parcheggio principale (P2) o, se si trova posto, da quello alto (P3): nel primo caso si percorrono 28 km (a/r), nel secondo solo 20, risparmiando i primi 400 m di dislivello su tornanti asfaltati. In alternativa, uno shuttle collega i due parcheggi ogni mezzora.

Il percorso è ben indicato e, nella seconda sezione del tracciato, sono presenti due bivacchi per le emergenze. Il rientro avviene per lo stesso itinerario della salita. Vista la lunghezza dell’escursione e l’alta frequentazione, si consiglia di partire presto al mattino.

P2: 500 nkr/giorno, dotato di servizi igienici

P3: 600 nkr/giorno, dispone di 30 posti (conviene prenotare!); la strada per raggiungerlo apre alle 6 del mattino. A partire dalle 6:30 uno shuttle collega P2 con P3 ogni mezzora (conviene prenotare!)

Il tempo può cambiare molto rapidamente, quindi si consiglia di vestirsi a strati tenendo nello zaino indumenti caldi e impermeabili

Tips
Ferry Jondal-Tørvikbygd: 150 nkr per 2 persone + campervan

Lone camping: 315 nkr per 2 persone + campervan; doccia: 10 nkr (durata 5′)

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