Atlanterhavsveien
Ci svegliamo nello Reinheimen National Park con il cielo completamente coperto: fuori dal furgone si gela! Ci laviamo la faccia nel torrente e facciamo colazione nell’ampia ed erbosa area picnic dove abbiamo pernottato mentre ricompaiono le nostre amiche pecore. Il silenzio è interrotto solo dal loro belato e dall’acqua che scorre nel ruscello. Riprendiamo la Slådalsvegen e, in breve, ci immettiamo nella E136 che conduce ad Åndalsnes.
Trollveggen
Il cielo continua ad essere nuvoloso. La strada percorre comunque la bella vallata di Romsdalen, dove ci fermiamo alla cascata Slettafossen e presto troviamo sulla nostra sinistra l’impressionante Trollveggen, la “parete dei troll”, il muro verticale più alto d’Europa, la cui vetta si trova a 1800 m dal fondovalle.
Il monte ci appare parzialmente avvolto dalle nubi, la roccia è scura e incute un certo timore reverenziale. Dopo qualche foto da un ampio parcheggio lungo la strada con un’area picnic e una serie di servizi dedicati ai turisti che osservano la Trollveggen, procediamo fino ad Åndalsnes, dove facciamo una tappa al moderno visitors center. Nello stesso edificio si trova anche una palestra di arrampicata.
Procediamo oltre la cittadina intenti a raggiungere Kristiansund per poi percorrere la Atlanterhavsveien, la strada dell’Atlantico, un’altra delle strade turistiche nazionali della Norvegia. Ci fermiamo poco oltre Åndalsnes, lungo la Fv64 che costeggia il Romsdalsfjord, in corrispondenza di un ampio parcheggio in ghiaia con tavoli da picnic, non propriamente romantico, ma pratico e perfetto per pranzare. Ripartiamo e procediamo, costeggiando il fiordo, fino ad Åfarnes, dove prendiamo il ferry per Sølsnes, che ci permette di attraversare il Langfjord: il sistema di piccoli e agili traghetti che sfrutteremo più volte nel corso del viaggio è pratico e veloce e consente di superare le acque dei fiordi anche con l’auto. La strada prosegue fino al fiordo successivo, il Fannefjord, che, questa volta, si oltrepassa grazie a un tunnel subacqueo lungo 2,5 km.
Atlanterhavsveien
Poco prima di Molde, prendiamo la E39 verso nord-est e arriviamo a Kristiansund dove imbocchiamo direttamente la scenic route, ben segnalata. A tratti esce un pochino di sole. La “Strada dell’Atlantico” ha uno sviluppo di 36 km, e si snoda da Kårvåg a Bud lungo 17 piccole isole fra Vevang e Averøya con una serie di insoliti ponti.
Le 18 strade turistiche nazionali norvegesi sono state valorizzate con l’inserimento, nei punti di maggior interesse, di strutture di belvedere, passerelle, piattaforme e quant’altro progettati con linguaggio contemporaneo dai più disparati studi di architettura, allo scopo di creare un invito ad ammirare e vivere il paesaggio.
Troviamo, per esempio, un camminamento sopraelevato ad Eldhusøya Island che compie un percorso ad anello. Nell’area dove si parcheggia è presente un caffè con rivestimento semi mimetico.
Poco oltre, la strada compie un’impennata in corrispondenza del ponte curvo Storseisundbrua, che ricorda un po’ le montagne russe. Proseguiamo e, di tanto in tanto, ci fermiamo in occasione degli scorci più particolari, strane formazioni della roccia, case in legno che dominano piccole baie, altri belvedere e ponti in salita.
Bud
Proseguiamo fino a Bud, piccolo villaggio di pescatori che ci affascina e che visitiamo a piedi. Il rientro prevede di percorrere nuovamente il tunnel e di riprendere il traghetto in senso opposto.
Terminato il percorso panoramico, rientriamo ad Åndalsnes per fermarci all’omonimo campeggio, poco a sud dell’abitato. Stanchi della lunga giornata, andiamo a letto con il rumore della E136 subito oltre il fiume, un po’ fastidioso.
Tips
Pedaggio Slådalsvegen: 50 nkr (solo carta di credito)
Ferry Åfarnes-Sølsnes: 150 nkr/tratta per 2 persone + campervan
Pedaggio Atlanterhavsveien: 142 nkr
Åndalsnes camping: 270 nkr per 2 persone + campervan; doccia: 15 nkr (durata 5′)
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